Dolci di nome e di fatto

Tutto oggi chiedeva di ripartire da qui.

Stamattina l’improvviso azzurro, una volta tolto il ghiaccio dal vetro, non ha deluso il numero venti. Venti inverni.

Poi ho aperto una statistica e ci ho fatto numerologia, guarda qui, sembravano dirmi i numeri “dedicagli spazio” (e l’ossigeno che rincari al fuoco cede al mero inverno)

E così Silvestro, Silvestro che c’è sempre, Silvestro che corre senza tregua, Silvestro che se a luglio sono viva a lui lo devo, Silvestro che non è uno scherzo, Silvestro che lo sa quanti disastri, Silvestro che mi dice abbi però cura di ciò che hai, Silvestro che distingue bene e male, Silvestro che c’era quando non era lui a dover tenere il soffitto prima che crollasse, Silvestro e il sorriso certo dei miei dopo e dei durante.

Io sono stata una frana nelle dichiarazioni d’amore e di guerra ma grazie al cielo le dichiarazioni d’amicizia non abbisognano di troppo: è sufficiente un ingrediente alternativo, del cioccolato bianco, fioretto di mais, nocciole intere. Per fare la torta Silvestro, che spicca per segnare i miei primi passi di decorazione (con la famosa PDZ).

Che c’è un dolce per ogni amicale occasione e ierisera io entravo con amici vecchi e amici nuovi nell’amato solito locale e sulla lavagna del menù ho capito che non solo i numeri incrociano emozioni. Io sono il mio nome, una birra corsa e due marroni (la seconda però in molti la pensavano già).

E di musica non posso mancare che il 29 ottobre di sempre giovani ne nascon tanti; eccone uno dei grandi.

Tutto sto casino, eh, per dirti auguri.

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35 pensieri su “Dolci di nome e di fatto

    1. Mi aggrego anche io, allora! Posso? che non ha avuto nemmeno una piccola festicina … Grazie dell’ospitalità e auguri a Silvestro, con ritardo da una ritardataria 🙂

    1. Il dolce di castagne alla birra sono io che sono fortunata ad averlo a mio nome. L’amicizia è sempre una fortuna, ma di quelle belle, dove conta lo scegliersi (anche virtualmente, sallo!)

  1. Mi piacerebbe sapere se Silvestro l’ha potuta leggere una dichiarazione di così tenero affetto. E mi sarebbe piaciuto poter vedere i suoi occhi, in quel momento, nel caso…

    1. pensavo che il fioretto di mais potrebbe essere una soluzione; piano piano mi avvicino alle farine “permesse”. Poi busso alla tua porta.

    1. quel grafico sono le statistiche del blog: per caso somigliavano quasi del tutto alla data di nascita del festeggiato: io che sono supertiziosa, l’ho preso come un segno.

  2. certo che devi credere agli oroscopi, gattaGì, bisognerebbe scrivere una metafisica degli Scorpione – specie di quelli nati in quell’agrodolce e stralunato ultimo scampolo di ottobre 🙂

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