Prima ringrazio Iome e Gaberricci, per due cose precise. La seconda è l’impennata di stimoli che hanno dato al mio cerebro indurmentàa e al numero di post quasi seriamente culturale che ne è conseguito.
E ora mi consolo di un lunedì nato storto come i lunedì del vascorossi partecipando anche ai lunedì cinema diventati tematici sulla scia del divertimento e impegno del cita un libro. E di questi legami trasversali tra un blog e l’altro, che spesso si rinnovano, sale del tenerlo, un blog.
Il film ha la regia del mauritano Abderrahmane Sissako
Ambientato in una città dal nome e dalle reminiscenze magiche, Timbuktu ci mostra come gli jihadisti modifichino in profondità, con miopia e violenza, la vita di tutti.
I colori diventano il nero, i vecchi zittiscono i giovani, tolgono l’infanzia ai bambini, lapidano le donne. La musica è proibita, la punizione incombe sui disubbidienti.
Il film, a dispetto dei temi, non è mai didascalico, è una poesia che parla di Dio e degli uomini, di padri e di figlie, di destino e di morte, morte data, morte stabilita.
Non indulge mai sulla violenza, la sfiora, la suggerisce, complice una fotografia magistrale che vale già da sola la visione.
Una grande metafora dell’Africa, braccata dai fondamentalisti, inseguita di corsa come una gazzella senza scampo. E la gazzella è una dodicenne che ha il compito di scappare portando con sé le proprie radici, incipit e finale di una Ringkomposition che quando scorrono i titoli di coda, scorrono i brividi.
Interessante il lunedì cinema! 🙂
Quindi ogni lunedì si parla di un film con argomento collegato al cita-un-libro?
Magari lunedì prossimo partecipo…
Passa da Iome e scorri i suoi lunedì. 🙂
La partecipazione è graditissima. Il martedì linko i contributi di chi si è segnalato nei commenti. Il tema è libero, sempre. Per #ioleggoperché ho fatto eccezione ricollegandomi ai temi (mio e di murasaki) l’avrei fatto pure per storie di Gaberricci ma ero in viaggio e con troppo poco tempo per poter postare. Ecco, l’altra caratteristica è la non regolarità perché posto quasi sempre, ma solo ovviamente se posso.
Ok, grazie. Mi metto a pensare ad un film per la prossima settimana!
Tanta roba, questa recensione. Tanta davvero. Grazie, cara.
Grazie a te.
Ma dài, ne ho parlato anch’io pochi giorni fa in un mio post, di Timbuktu! Questa recensione è bellissima, vedrò di procurarmi il film…
Provato a cercare il tuo post, il cerebro indeurmentaà ha girato a vuoto…
è questo: https://intempestivoviandante.wordpress.com/2015/03/26/navi-nel-deserto/ non parla di Timbuktu in senso stretto, ma c’è un riferimento e nei commenti parlo anche del libro che lo ha ispirato, il bellissimo “Timbuctu” di Marco Aime 🙂
Giro il titolo al marito cinefilo…così me lo acchiappa da qualche parte.
Devo dirlo ai miei alunni che si dice “acchiappare” 😉
il poco che ho visto di cinema africano merita tantissimo.
Concordo. Da amante anche della musica africana. (E con tentativo di danza, pure)
l’avevo messo in lista dopo una recensione a internazionale. grazie che me l’hai ricordato! lo cerco.