#ioleggoperché, ultima puntata o giù di lì

#ioleggoperché mi aggiravo con un topolino tra le mani (il fumetto, non un reale panteganino) lagnando petulante “mamma mi leggi mamma mi leggi” e mamma era stufa, al ritorno dalla filatura che era un cazzo di lavoro di merda. Leggi da sola, vieni qua ti insegno io, b con a ba, b con e be.
#ioleggoperché a tre anni e mezzo mamma me lo ha insegnato, quindi.
#ioleggoperché non ho mai imparato a fare molto altro, inmailaif.

Si conclude la gara del gioco virale dei blog, vinta dalla ‘povna, che di questo gioco è stata un po’ mamma.
Il 23 aprile è quasi qui, e noi siamo pronti!

Alle mamme e al leggere, dunque.

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13 pensieri su “#ioleggoperché, ultima puntata o giù di lì

  1. lo so, non è neanche un pezzo folk originale, farà storcere il naso ai tanti #ioleggoperché (o passerà fra la loro indifferenza), ma tu mi ispiri queste cose qua ed io spero che ti piaccia

  2. Bellissimo questo passo, una delle più potenti immagini di lettura dell’infanzia del Novecento (come del resto il libro, specie in questo primo volume). Grazie, cara.

    1. Grazie a te, piuttosto.
      E poiché, come detto da Noise, “tout se tient”, voglio raccontarti che ho letto questo libro ai tempi dell’Università ma la copia cartacea da cui ho tratto la citazione è un regalo di Bromur, prima di andare lui all’Università. 🙂

  3. Lo ricordo anche io con piacere. Non ho mai però pensato di proporlo a scuola, mi sembra piuttosto “complesso”, no?
    Lo assegni come lettura?Come ci lavori in classe? Curiosa.

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