Ho risolto dove metterli, almeno fino a gennaio, quelli che non sapevo più dove mettere.
Secondo me casca. Casca prima di Natale, casca pure male se la gatta decidesse di spingere lo sguardo più in là della sola ciotola.
Niente di originale, l’ho visto e copiato da qualche foto su Instagram però ierisera Bromur a cena con l’amico Nicechedice ha sorriso “questa è una bella idea”, prima di assaggiare il mio dessert al caco, che era pure un’altra bella idea.
Eccolo, alberello di natale modello duemila quindici roceresale.
Hinn dumà i liber chi resten liber anca quand hinn legaa
roceresale 
Bellisssssimoooo! Mi piace sempre di più il tuo stile e il dolce di cachi anche di più 🙂
Stile cialtronaccia, sì! Sul dolce, va detto, ha un gusto insolito.
Un Natale di letteratura.. Chissà che ne dice la gatta
Disinteresse totale. Per ora.
Bello! Lo volevamo fare anche in biblioteca da me
E poi? Non si è fatto?
Lo hanno fatto sabato le colleghe
Bellissimo!!
Devo dire che mi piace sempre di più.
però se tutto sta sulle spalle di G. G. Belli bisognava omaggiarlo con il romanesco, mica con quella (bella!) frase in lombardo 🙂
Occhio acuto. Sì il buon Gioacchino regge tutto coi suoi sonetti. In mezzo c’è la qualunque che mi è capitata a tiro, anche il libro che avrei voluto leggere durante le feste è finito dentro, che fessa!
No accendere le candele, eh? 🙂
Ohibò e perché? 😀
La mousse di diosperi mi interesserebbe, se decidi di pubblicare la ricetta!
Sì dai, la pubblico al prossimo post!
E gattagrigia lo lascia in pace, l’alberello librario?
Sì, forse non lo percepisce come qualcosa di diverso dal solito mucchio di libri in giro
troppocarinooooooo
Buffo! Sarebbe carino farlo coi libri da regalare, e giocare a Shangai!
Veramente bellissimo! Anch’io richiedo ufficialmente la ricetta del dolce. Grazie.
Non posso esimermi, a questo punto. A presto, su questi schermi.
Bellissimo! Che poi ci vuole arte ed è fatto acarte. Brava!!!!:-D
Se pensi che ho la capacità pratica e manuale di un dugongo, ho ancora da stupirmi io. 😉
Ad arte
P.s. grazie eh, dell’apprezzamento.