Certo il titolo potrebbe lasciare intendere con sintesi eccezionale quale sia il livello di inglese della sottoscritta ma no, invece lascia solo capire come possono procedere le preoccupazioni sincere di una zitella. Oltre il lavaggio del fermatende ricamato ad uncinetto. Il gatto. Come sta il gatto.
Che poi, qualcuno sa, trattasi di gatta femmina e sulla sessantina, anche lei.
Gattagreca che da un mesetto sembra darmi tormenti su tormenti. Schizzinosa di ciotola, dispettosa, non trascorre due minuti in casa senza ringhiare, cercare di buttar giù dai mobili qualunque cosa, aggressiva, intoccabile, lamentosa, assente da letto, divano, sedia poang, o fuori in cortile o solo sul tavolo. E non era mai salita sul tavolo. Dico mai.
I pochi tentativi di approccio, mio, son finiti con lei nascosta sotto al tavolo, tentativi di graffio.
Starà male, pensavo. Però ingurgita come un’idrovora, notavo. Le avrà preso la testa, ipotizzavo. In questo, come non capirla, porella, con siffatta padrona.
Osservazione ulteriore di gattitudine la vedeva saltare in casa dalla finestra e dirigersi alla mattonella della ciotola. Anche se la ciotola è stata spostata da un mese, insieme al tavolo, in un impeto di feng shui sciué sciué (per il feng shui sciué sciué, seguire il link). Eh sì, son abitudinari i gatti, non ha ancora capito che la ciotola è di là. Poi scocciata risaltare dalla finestra e trascorrere intere giornate lontano da casa.
Poi niente sul tavolo a graffiare tutto ciò che vi si trova sopra, fino a ieri mentre ero al telefono con amica gattara di Bologna che mi annuncia il prossimo pensionamento di parrucchiere di fiducia di Bologna e io a dire tragggedia, tragggedia per i capelli e tragggedia Gabrié che c’ho la gatta, colpa tua Gabrié se c’ho sta Gattagreca. E giù a dire a Gabrié il problema, eh sì, son abitudinari i gatti, non ha ancora capito che la ciotola è di là mentre Gattagreca dalla ciotola che non è là, zaaaaaaaaaac si porta on the table e mi sferra una graffiata da 118 o da esorcista felino.
Gabrié dice facendo ridere di rimando il display del cellulare: “roceresale, prova un po’, sposta di nuovo il tavolo dov’era prima”
“&€,?;€36,.3&!/. ALj cejdg cjshcdvugcev”
“Prova”
Gattagreca è on the table a cercare di sfragazzare i compiti in classe quando la zitella più incattivita del previsto sposta fracassonamente il tavolo e le sedie con cat sopra il tavolo chissenefrega, sposto pure te, gattaccia spiritata.
Il tavolo è tornato dove stava prima. E pure la ciotola. Gattagreca è scesa dal tavolo, immediatamente, è andata al sito archeologico della ciotola, ha mangiato, è venuta a cercarmi, ha fatto due struscini, mi ha leccato il naso, è andata sul letto, quando sono arrivata anche io ha fatto le fusa e dormito accrocchiata sul mio femore sinistro.
Comunque il tavolo però dall’altro lato, eh… 🙄