Mia sorella è una splendida ragazza che è nata troppi anni dopo di me per non esser stata il fratello che volevo.
Mia sorella ha gli occhi chiari e le efelidi, segno di un gene recessivo che le disegna un viso bello.
Mia sorella non leggeva per non essere confusa. Con me.
Mia sorella mentre io non infilo crune negli aghi, con un giro di martello, di stoffa, di legno, crea concreta.
Mia sorella è l’unica che si chiama mamma ma io sono madrina; di zia ce n’è una sola quindi a PonciPonci il primo ghiacciolo la prima vera estate fui io a lasciarglielo suggere. Nei ghiaccioli azzurri sono propriamente zia.
Mia sorella fu quella a dire, senza magoni, guarda che sarà difficile da sola, ma sì che ce la fai.
Mia sorella se non la sai non è quel che si dice sole, socievolezza e simpatia, in nome di quel nome che io le scelsi, per contrarietà. Sempre un nome di azzurre, per una che nasce a portare marzo.
Mia sorella ieri sale in casa, dice non ho fatto in tempo a impacchettarlo però, che quella benedetta donna dice la statale sei te fancazzista che mia sorella la odia la scuola e mica stima chi ci lavora, mia sorella non ha tanto tempo. E mi porge un sacchetto.
Io estraggo guardo e le dico stupita “questo è uno di quegli oggetti che ti ci vedo bene a farli bene te” Mia sorella sorride tra il bene e il beffardo, mi allunga il suo “mavahdavvero?”.
E lì capisco che mia sorella ha una sorella scema che non capisce. Ma lei lo sa, credo sia per questo che me l’hanno data mia sorella, il narratore, così poi dice c’è un altro sacchettino e ne esce un altro desiderio. Handmade homemade, la mia sorella insostituibile e bella.
abbiamo due sorelle quasi uguali, sapevilo.
siamo fortunate, sapelovamo già
Le girelle di liquirizia! E che carino il vasetto 🙂 Gli manca giusto una folta capigliatura…c’erano mica anche dei semini?
no, i semini, no, ha detto mia sorella mettici dentro quello che preferisci, ma le rotelle di liquirizia eh, quanto le volevo!
A me il narratore non ha dato una sorella. Però lo sceneggiatore mi ha dato Thelma. Che è un po’ con me come lei è con te.
c’è sempre una sorella, tra la narrazione e la sceneggiatura. l’importante è saperla riconoscere.
Brutto esser figlie uniche, oltre al resto.
Non lo so, ma così a spanne, figli unici non ne farei (più).
Ma delle rotelle di liquirizia si mangia anche il gancio metallico? 🙂
certo. così poi Cicciopluto ci porta in sala operatoria a tirarlo via, il gancio. Giù la bocca dai miei orecchini!
Ossignur che animo semplice che sono…. 😀
Vedi che allora la mi mamma si sbaglia come al solito: “eh ma anche se se facevo un altro di figli… tanto poi magari non andavate d’accordo”
no no non si sbaglia mica. non si va d’accordo affatto; si trovano tacite strade per amarsi. a volte impervie. a volte lì, brave come gli artigiani.
Due oggetti che evocano tenerezza.
Io avere grande sorella, ma cupa e querula.
🙂
certo, grandi sorelle essere sempre cupe e querule sennò che grandi sono?
è bella una sorella così. E tu come zia, che proponi ghiaccioli azzurri e attimi immensi, sei favolosa e struggente 🙂
e tu sei un tesoro di cui son lieta avere incontrato
Tenerissima foto. Ma sto ghiacciolo azzurro che sapore ha???!!!!??
anice. ma molto in teoria.