Sebbene sia più facile, o così è stato, “similes cum similibus”, a volte avere un brigante come amico aiuta.
E i libri aiutano i briganti, si sa.
Oggi, il percorso dalle madri, passando dai maestri, fa tappa con gli amici, non solo virtuale, ma anche reale. E se è reale, c’è spesso una stazione, un treno dove prendere o andare.
E ne ringrazia un paio, lei e lui, direttamente.
Poi ringrazia tutti quelli che mi han portato libri non a caso, nella vita, tanti, e anche qualche libro che non mi è piaciuto. L’albero di sotto, però, non l’ho segato mai.
Quasi alla fine di #ioleggoperché.
I libri regalati, se pensati, parlano di chi li regala. E mi piace sempre scoprire qualcosa degli amici… Per cui, please, non regalate libri a casaccio 🙂
a Cosimo, chapeau.
e domani sarà solo un grandissimo piacere.
Fino alla fine tu Rocere eh … Calvino è sempre Calvino, mi sa che ora lo propongo alle gnome. E i libri vanno regalati con la testa. Che poi uno ci legge dentro ciò che l’altro manco sa …
Una grande, cara. Sai che da bambina sognavo di essere Cosimo…
buon 23 aprile! 😉