Cita un libro: #ioleggoperché

Qualcuno dice che ho gli occhi spenti, come quando i buchi nel ghiaccio non potei più farli.
Non so se tra chi mi legge, c’è chi segna con maniacale precisione la data l’ora il luogo l’occasione, in terza di copertina, quando inizia a leggere un libro.
E così per il gioco che vede riuniti un po’ di blog in corsa verso gli eventi del 23 aprile di #ioleggoperché, ho aperto un grande classico dei miei freddi.
La vincitrice della settimana ha lasciato il tema libero, la vincitrice ha in comune con me un lago, un lato di lago, per cui declino il tutto così. Sulla terza di copertina c’è scritto “storm”. E storm ancora è.

#ioleggoperché se leggo lo storm fa meno danni.

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Le regole del gioco sono soprattutto qui.

16 pensieri su “Cita un libro: #ioleggoperché

  1. È l’unico Mankell che ho, e inconsapevolmente ha dato il sottotitolo al mio blog. Sì, il “mio” non è lo stesso lago di Aliceland ma sottolineavo il fil rouge con la citazione. Di lago in lago, insomma.

      1. Sono giorni che con l’ipad nemmeno riesco a rispondere ai commenti su wp, figurati su blogger cosa mi succede. Grazie per avermelo segnalato, il link è corretto, anche nell’indirizzo linkato, il mio. Ma non funziona.

  2. Io non segno niente, ma comincio a pensare di doverlo fare perché è bello andare a ripescare un libro e scoprire quanto tempo prima l’hai letto.
    Mi piace questo collegamento del lago 😉

    1. Sai che invece comincio a credere che sia ora di non segnar più nulla? Che ne saranno di quei segni quando non sarò più un segno io? (Uff, triste, come dicono che siano tristi i laghi, e non è vero)

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